Enrico Casati e io abbiamo realizzato un progetto di counseling aziendale che entrerà a breve in alcune realtà professionali. Lo abbiamo denominato 

“La gentilezza, un valore aggiunto nel mondo del lavoro”

Ci siamo resi conto che l’esperienza Coronavirus è stata definita, a ragione, uno tsunami: le nostre relazioni e i nostri spostamenti sono stati limitati, ci siamo sentiti bombardati da numeri, da informazioni di ogni tipo che hanno generato preoccupazioni, sfiducia, paura, ansia, insicurezza.  Il nostro obiettivo, attraverso questo nuovo progetto, è quello di ritrovare (e far ritrovare) un equilibrio interiore che consenta di rimodulare le nostre relazioni con gli altri, con il lavoro, con la vita.

Ogni organizzazione è fatta di persone che hanno vissuto e stanno vivendo questa esperienza impegnativa in modo diverso. In ogni caso, che sia in azienda, o fuori ci si deve comunque relazionare con gli altri.

In ambiente lavorativo, ahimè, la paura, la sfiducia e l’insicurezza hanno dei costi elevati in termini di qualità e di efficienza.

Come fare? Attraverso le tecniche di counseling.

Il counseling si focalizza sulla crescita dell’individuo, obiettivo primario, e viene applicato con il presupposto che, una volta raggiunto il benessere del singolo, si potrà di conseguenza raggiungere più efficacemente ed efficientemente gli obiettivi dell’azienda. 

È fondamentale aiutare le persone a ricollegarsi alle proprie motivazioni, per ritrovarsi. Questo determina automaticamente una modifica nell’atteggiamento, utilizzando una qualità fondamentale: 

la gentilezza

 di cui ne beneficia, oltre che il singolo, l’ambiente di lavoro e soprattutto la qualità del servizio. Ed è proprio sulla gentilezza e sui suoi attributi che abbiamo basato il nostro progetto di counseling aziendale.

Eccoci pronti quindi per partire in maniera gentile per un nuovo viaggio nel mondo del lavoro.

Auguri a noi e alla gentilezza che andremo a divulgare.